Giorgio Falossi è nato a Campiglia Marittima in provincia di Livorno nel 1931. Laureato in Scienze politiche e sociali all’università di Pisa. Vive a Milano.
Prima di dedicarsi all’editoria aveva lavorato ad una serie di inchieste sulla vita in Italia Meridionale, in particolare a Matera, all’epoca del risanamento dei Sassi. Successivamente è stato Capo dell’Ufficio Stampa al Consolato Generale Britannico di Milano.
Nel 1962 fonda la Casa Editrice «Il Quadrato» a Milano insieme a due amici che volevano scrivere e far conoscere il loro pensiero senza dover andare continuamente a perorare le loro idee presso altri editori. Bisogna dire che allora essere editori non era facile e l’editore era un personaggio importante nel mondo della cultura, dell’arte, e del giornalismo.
La società si dissolse rapidamente. Ma Giorgio Falossi aveva trent’anni e notevole esperienza nel campo perché proveniva da una antica famiglia di tipografi toscani, e quindi fu in grado di continuare da solo l’iniziativa editoriale.
Le sue prime pubblicazioni come autore riguardano alcuni Comuni della Maremma Toscana: Storia e guida ai comuni toscani. Storia di Campiglia Marittima, Venturina, San Vincenzo, ed ultimo della serie, Storia di Massa Marittima, Scarlino e Follonica.
Collaboratore di diverse riviste artistiche è stato direttore per tre anni del mensile Arte Mercato. La sua attività è andata sempre più specializzandosi nell’arte con pubblicazioni di testi biografici e critici di noti artisti. Ha scritto monografie su Attilio Alfieri, Francesco Gonzaga, Gianrodolfo D’accardi, Gerda Geiger, Pino Conestabile, Pietro Camozzi, Renè, Giuseppe Fiorillo.
In cinquanta anni la Casa Editrice Il Quadrato ha comunque venduto molti libri approfittando di un lungo periodo di prosperità e di interesse per la carta stampata.
Da ricordare alcune tappe di questo cammino editoriale. Prima di tutto il sodalizio con Carlo Carrà ed il figlio Massimo. Con lui è nata la prima edizione di un annuario dedicato ai pittori e agli scultori che si ripeterà ogni anno partendo dal 1964 ai nostri giorni. Nasce, inoltre, una bella pubblicazione con poesie di Alfonso Gatto illustrate da sette litografie di Carlo Carrà. Il volume, in tiratura limitata di 120 copie, non rilegato e di ampio formato, era inserito in una elegante cartella con copertina di pregio. Sullo stesso tipo seguirà dopo alcuni anni la pubblicazione dell’Ettore Fieramosca illustrato da GianFrancesco Gonzaga su testo di Massimo D’Azeglio. |